
P.S. Il titolo in realtà è fuorviante: dal Darfur non veniamo via, perché non ci siamo mai stati. Negli anni precedenti gli stanziamenti per la missione in Darfur erano stati previsti, ma non utilizzati, ed è probabile che lo stesso sarebbe successo anche questa volta. Il fatto grave è piuttosto la rinuncia a pensare che ci possa essere una missione in Darfur e a prendere un’iniziativa perché questa possa svolgersi concretamente.
“Nel corso del dibattito in Commissione Difesa sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari italiane all’estero, il Sottosegretario Cossiga ha reso noto che la partecipazione italiana alla missione ONU in Darfur è stata di fatto non rifinanziata per l’impossibilità di ricevere i necessari visti d’ingresso da parte del governo sudanese”.
E’ quanto rende noto Federica Mogherini, deputata PD e Segretario della Commissione Difesa della Camera.
“Se quanto dichiarato corrisponde al vero, è inammissibile che una missione delle Nazioni Unite di questa natura possa dipendere dal via libera di un governo, parte in causa nella crisi stessa.
Il diniego dei visti d’ingresso, bloccando la missione, indebolisce la presenza internazionale in un’area di crisi tra le più complesse al mondo, dove non sono garantiti diritti umani fondamentali e dove il ruolo delle organizzazioni internazionali può essere decisivo per avviare un processo di pacificazione e di stabilizzazione.
Non basta dunque una presa d’atto burocratica di questa indisponibilità del governo sudanese.
E’ urgente che l’Italia assuma un’iniziativa decisa, sollecitando l’intera comunità internazionale ad una forte reazione che renda possibile il completo svolgimento della missione”.